Manca poco più di un mese alla fine dell’anno e, come di consueto, sta per iniziare di nuovo il corso di web design nell’àmbito del nostro programma di fotografia professionale e multimedia.
Ormai è noto a tutti che non si possa più pensare di fare i fotografi scattando fotografie soltanto. Dal trasferimento dei files via adsl, al caricamento sui server ftp, passando per l’invio via wi-fi direttamente alle agenzie o addirittura via giga-mail con piattaforme come WeTransfer.com o MyAirBridge.com, fino alla costruzione di contenuti personali sui propri siti web, la conoscenza del web design è diventata un “must” per tutti i fotografi moderni. Chi si immagina più il fotografo classico che scatta foto nel suo studio, le sviluppa, seppur digitalmente (vedi Apple Aperture e Adobe Lightroom), aspettando che arrivi il cliente per ritirare le stampe o i files finiti?

Al lavoro su una fotografia digitale per caricarla sul sito web. Corso di web design, programma accademico di fotografia professionale e multimedia, The Darkroom Firenze
Si parla tanto di come la fotografia digitale abbia rivoluzionato la fotografia in senso lato, ma si dimentica troppo spesso che non è tanto il sensore coi suoi pixel o Adobe Photoshop ad aver rivoluzionato il modo di lavorare ed il modo di vivere la professione fotografica, quanto invece internet! Ovvero la diffusione rapida e mirata dei contenuti fotografici, che vanno dal portfolio appena realizzato alla lista dei propri servizi, fino alla localizzazione del proprio studio.
Questi dati, si sa, rendono disponibili a Google tutte le informazioni per renderci visibili da un potenziale cliente che esegua una semplice ricerca su internet da ogni parte del mondo. Ma altresì rendono fruibili all’istante tutti i nostri contenuti per aiutarci in qualsiasi momento della nostra professione. Penso al far vedere un portfolio ad un cliente o ad una agenzia. Una volta si andava in giro con valigie piene di stampe, in bianco e nero e a colori, spesso montate in album improbabili per migliorarne l’aspetto.
Oggi si deve essere pronti, in qualunque luogo del mondo ci si trovi, ad aprire la nostra pagina web personale per mostrare in un clic tutta la nostra produzione di punta di quel momento, se non proprio tutto il nostro archivio.
E’ quello che è successo a Sabrina, appena lasciati i banchi di scuola. E lei ci ha voluto ringraziare così:
—
“Ciao a Tutti,
come state?
Spero tutti bene 🙂
Io mi trovo a Lugano, e dato che ho parecchio tempo libero prima di andare a fare la ginnasta anni ’80 al carnevale (foto trash a breve su FB), ieri mi sono messa a cercare un ipotetico posto di “lavoro” (assistente) in giro per il mondo.
Ho guardato dagli Stati Uniti all’Australia e poi, con un po’ di coraggio ho scelto 10 studi fotografici che mi sembravano più belli e ho scritto una mail. Ce ne sarebbero ancora molti, ma faccio un po’ per volta.
Il motivo per cui vi sto scrivendo (e spero di non passare per presuntuosa perché queste parole sono solo la descrizione di questa mia esperienza ed ho pensato che magari poteva essere utile anche a voi) è che grazie al sito internet che Michele ci sta facendo fare, ieri ho trovato un ipotetico posto a Barcellona per settembre.
Oggi, leggendo le e-mail ho scoperto che ci sarebbe anche uno studio di editoria/fotografia/pubblicità in Giappone e che se decidessi di andare li, mi aiuterebbero a trovare un posto di lavoro. La cosa è davvero allettante! (ci sto pensando, anche se la cosa un po’ mi spaventa!).
Quello che ci tenevo a dirvi, più di tutto, è che anche nelle risposte negative che ho ottenuto (tutte gentilissime, a parte un francese molto maleducato che mi ha detto di stare a casa mia) mi è stato sempre citato il fatto che ho un sito internet funzionale e semplice. Tutti mi hanno detto che è un ottimo modo per farsi vedere, e professionale pure! e sostenendo così la tesi di Michele, fare il proprio sito internet al più presto È INDISPENSABILE!
Quindi, Grazie Michele 🙂
Un abbraccio,
quando torno cioccolato per tutti! 😀
SabU”
—
Quindi abbiamo colto nel segno, no? Ah, dimenticavo. Sabrina c’è andata davvero in Giappone poi, a lavorare come fotografa!
La nostra scuola è impegnata già da alcuni anni ad implementare il web design nei corsi propriamente detti “di fotografia”, perché sappiamo che non si può insegnare la fotografia fine a se stessa e lasciare il neo professionista da solo in questa nuova giungla di internet.
Vogliamo dare ai nostri studenti la concreta possibilità di costruirsi il proprio sito internet già dai primi mesi del corso professionale. Li incitiamo a questo. E siamo ripagati da quelli che, come Sabrina, hanno potuto toccare con mano il beneficio di questi insegnamenti.
Lo so, è difficile per un appassionato di fotografia doversi sedere dietro ad un banco e stare ad ascoltare un professore che parla di web, quando tutta l’attenzione la si vorrebbe dedicare alla fotografia pura. Ma questa è una scuola professionale. Formiamo i nuovi professionisti di domani. E la fotografia è ormai cambiata. Si è trasformata e corre sul filo del telefono, fino al sito web.
Così auguro a tutti di trovare, come già è stato per Sabrina, la propria strada. Grazie anche al proprio sito web personale, che ci stiamo avviando a costruire con i nostri nuovi, giovani fotografi, già dall’anno nuovo. Un sito a testa, un sito per ciascuno.
Pronti ad entrare sul mercato?
Buon web a tutti.
Michele Pero
No Comments