IN TheDarkroom
  • INTD
  • What we do
  • Beyond us
  • Academy online
  • Top of TheDarkroom
  • TheDarkroom Academy
Beyond us 0

Riflessioni sulla fotografia fine-art e fotografia commerciale

By Silvia Ingrid Cotellessa · On 17 July 2017

È nella sovente discussione tra fotografia “fine-art” e fotografia “commerciale” che si annida un germe pericolosissimo per questa arte: l’illusione del libero arbitrio artistico.

Tale riflessione, scaturisce dalla lettura dell’articolo “Fine-art photography vs. editorial photography. What are the differences? Guidelines for to work in the photography field” di Michele Pero articolo che mi trova concorde per alcuni aspetti, ma non sulla differenziazione delle stesse. Sicuramente non ho esclamato: ‟Oh mio Dio! Sta ponendo una linea tra le due cose!” e tantomeno lo attaccherò. L’apparente discordia tra le due, null’altro è che un conflitto tra appellativi.

Ad alimentare questo grande frainteso è lei e sempre lei: “Madama Committenza”. Spesso la risposta alla domanda, cos’è l’una e cos’è l’altra, è che nella fotografia fine-art, il fotografo scatta foto per il suo puro piacere e per compiacere se stesso; nella fotografia commerciale, il fotografo lavora su committenza.

Ed ecco che la “committenza” torna ad offuscare le nostre menti, ma cos’è nello specifico?

Il dizionario Treccani recita:

‟Ordine, dato da un committente, di fornire, o di eseguire un lavoro o altra prestazione. In particolare, l’attività di chi, persona privata o ente pubblico o organo di governo, commissiona ad artisti opere d’arte.„
Nella sopra citata definizione, balza ai nostri occhi come tale parola si leghi ad un’altra molto ricorrente nella trattazione di tale argomento: ‟artisti”.

Sempre dal dizionario Treccani:

‟Artista: chi esercita una delle ‟belle” arti (spec. le arti figurative, o anche la musica e la poesia)„.
Per certo la fotografia rientra nelle arti figurative, Stieglitz dedicò la sua intera vita, per far sì che fosse considerata tale…
Gettando inoltre, uno sguardo al passato, possiamo constatare inequivocabilmente che gli unici a poter commissionare opere d’arte erano i Signori locali e lo stato pontificio, il cui scopo era quello di promuovere, decantare le proprie gesta e fidelizzare il popolo. Tali opere venivano commissionate a coloro che la storia incorona come eccelsi artisti: Michelangelo, Masaccio, Brunelleschi, Bernini ecc. che li eseguivano, seguendo le linee guida dello stesso committente. Una sorta di “arte commerciale”. Anche nel caso del Mecenatismo, dove a fronte di un sostegno economico, l’artista era libero di creare, quest’ultimo enfatizzava il prestigio del committente e ne celebrava i valori… Una diversa forma di committenza, direi occulta, per usare un termine commerciale più attuale.

Per tornare alla nostra riflessione, il fotografo, in quanto artista, deve avere conoscenze degli strumenti a sua disposizione, dei linguaggi visivi, della storia dell’arte (classica), della storia dell’immagine, di composizione, per poi eventualmente, stravolgerle a sua necessità. Attualmente in troppi, nascondono tali carenze dietro termini quali “artistico” o “Fine art”. Non c’è differenza tra le due, ci sono solo sfumature a tenerle separate.

La committenza è diversa. Nella fotografia fine art, non è altri che la parte più recondita di noi, frutto dei nostri bisogni inconsci, di comunicare (insito nell’essere umano) mediante il linguaggio che più ci si confà. Nella fotografia commerciale è vero sì, che il committente è esterno, ma non fa null’altro che chiederci di esprimere i suoi bisogni, le sue necessità, mediante un linguaggio che egli è incapace di usare. Ciò non implica l’annichilimento della nostra visione.

La linea (per tornare all’articolo di Michele Pero), è talmente sottile che si sfalda cambiando di pochissimo il “punto di vista”
Il termine “fotografia”, proviene dall’unione delle parole greche “phos”, “luce” e “graphis”, “scrivere” e pertanto significa “scrivere con la luce”. La fotografia è quindi l’arte di scrivere con la luce, qualunque sia il suo messaggio, che sia poesia o un grido, la fotografia è una soltanto. È unica.

 

 

artistacommittenzafotografia commercialefotografia fine-arttreccani
Share Tweet

Silvia Ingrid Cotellessa

You Might Also Like

  • Beyond us

    Affréttati lentamente, un esempio di editing fotografico dopo una giornata di riprese

  • La Serigrafia, Ovvero Come Stampare Su Tutti i Materiali, Anche Tridimensionali Beyond us

    La Serigrafia, Ovvero Come Stampare Su Tutti i Materiali, Anche Tridimensionali

  • La Mamiya C330 e il suo teleobiettivo da 180 mm diventano soggetti di successo Beyond us

    La Mamiya C330 col suo 180 mm diventa un soggetto di successo

More posts

  • Un trattato sull'esposizione con la Regola del 16 per scoprire come usarla per fotografare di notte, addirittura sotto un cielo stellato.

    La Regola del 16 sotto le stelle: fotografare di notte senza esposimetro

    18 July 2020
  • Affréttati lentamente, un esempio di editing fotografico dopo una giornata di riprese

    14 May 2020
  • La Serigrafia, Ovvero Come Stampare Su Tutti i Materiali, Anche Tridimensionali

    La Serigrafia, Ovvero Come Stampare Su Tutti i Materiali, Anche Tridimensionali

    29 April 2020
  • Fujica GW 690 Professional model I with Fujinon EBC 90 mm 1:3.5

    Fuji Fujica GW 690 Professional e la fotografia d’azione in 6×9 cm

    18 March 2020
  • La Mamiya C330 e il suo teleobiettivo da 180 mm diventano soggetti di successo

    La Mamiya C330 col suo 180 mm diventa un soggetto di successo

    15 October 2019
  • William Henri Fox Talbot sul campo mentre espone dei calotipi

    William Henri Fox Talbot e l’invenzione del negativo-positivo con la carta salata e il calotipo

    5 October 2019
  • Leonardo da Vinci, la sacra sindone e l'invenzione della fotografia

    Leonardo da Vinci e l’invenzione della fotografia

    6 September 2019
  • Vapore, la gente alle terme nel mondo. From my long term project about hot springs in the world Iceland People enjoy the waters of Gamla Laughin, better know as Secret Lagoon is the older one swimming pool in the country, in Fludir area. Soth Iceland

    Vapore: la gente nelle terme nel mondo

    27 August 2019
  • Fotocamere analogiche a pellicola

    La vecchia fotocamera analogica a pellicola torna a fotografare

    28 April 2019
  • Mostra fotografica finale dei corsi di fotografia accademici 2018 TheDarkroom

    L’Altro Ritrovato – mostra finale dei corsi accademici di fotografia 2018

    21 June 2018
  • Camera Work Project

    Camera Work Project e le antiche tecniche di stampa fotografica

    4 April 2018
  • The huge demonstration of November 17th: remembering the Athens Polytechnic uprising

    30 March 2018

Follow Us

Follow @@darkroom_school
Follow on Instagram
  • INTD
  • What we do
  • Beyond us
  • Academy online
  • Top of TheDarkroom
  • TheDarkroom Academy

Latest Posts

  • Un trattato sull'esposizione con la Regola del 16 per scoprire come usarla per fotografare di notte, addirittura sotto un cielo stellato.

    La Regola del 16 sotto le stelle: fotografare di notte senza esposimetro

    18 July 2020
  • Affréttati lentamente, un esempio di editing fotografico dopo una giornata di riprese

    14 May 2020
  • La Serigrafia, Ovvero Come Stampare Su Tutti i Materiali, Anche Tridimensionali

    La Serigrafia, Ovvero Come Stampare Su Tutti i Materiali, Anche Tridimensionali

    29 April 2020
  • Fujica GW 690 Professional model I with Fujinon EBC 90 mm 1:3.5

    Fuji Fujica GW 690 Professional e la fotografia d’azione in 6×9 cm

    18 March 2020
  • La Mamiya C330 e il suo teleobiettivo da 180 mm diventano soggetti di successo

    La Mamiya C330 col suo 180 mm diventa un soggetto di successo

    15 October 2019

Categories

  • Academy Online
  • Beyond us
  • Top of TheDarkroom
  • What we do

Tags

artex artigianato camera oscura darkroom firenze Florence fortezza da basso fotogiornalismo fotografia di moda hinamatsuri Iroha nikon paolo crobu pellicola

Find it – Cerca

©TheDarkroom® - All rights reserved.